Coordinate: 44°48′11″N 8°24′40″E

Castelnuovo Belbo

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Castelnuovo Belbo
comune
Castelnuovo Belbo – Stemma
Castelnuovo Belbo – Bandiera
Castelnuovo Belbo – Veduta
Castelnuovo Belbo – Veduta
Palazzo comunale
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Piemonte
Provincia Asti
Amministrazione
SindacoAllineri Aldo (lista civica Castelnuovo Belbo nel cuore) dal 5-6-2016
Territorio
Coordinate44°48′11″N 8°24′40″E
Altitudine122 m s.l.m.
Superficie9,55 km²
Abitanti820[1] (31-1-2024)
Densità85,86 ab./km²
FrazioniGallinara
Comuni confinantiBergamasco (AL), Bruno, Incisa Scapaccino, Mombaruzzo, Nizza Monferrato
Altre informazioni
Cod. postale14043
Prefisso0141
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT005029
Cod. catastaleC226
TargaAT
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 511 GG[3]
Nome abitanticastelnovesi
Patronosan Biagio
Giorno festivo3 febbraio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Castelnuovo Belbo
Castelnuovo Belbo
Castelnuovo Belbo – Mappa
Castelnuovo Belbo – Mappa
Mappa di localizzazione del comune di Castelnuovo Belbo nella provincia di Asti
Sito istituzionale

Castelnuovo Belbo (già "Castelnuovo d'Incisa", Castelneuv Belb in piemontese, e Castaunòv Berb localmente) è un comune italiano di 820 abitanti della provincia di Asti, situato nella media-bassa Valle Belbo, collocato a 122 metri sul livello del mare.

Geografia fisica

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Castelnuovo Belbo si trova nel sud della Provincia di Asti ed è attraversato dal torrente Belbo, unico corso d'acqua rilevante nel territorio comunale. Dista circa 35 km dal capoluogo di provincia astigiano e circa 25 da quello alessandrino ed è perciò facilmente raggiungibile dai caselli autostradali di Alessandria Sud, Felizzano-Quattordio ed Asti est. Confina con i comuni di Bruno, Incisa Scapaccino, Nizza Monferrato, Bergamasco e quindi anche con la provincia di Alessandria. Si trova nella zona sismica 4, ed è stato epicentro del terremoto del 21 agosto 2000 del Piemonte meridionale, subendo vistosi danni agli edifici storici soprattutto (la chiesa parrocchiale ed il palazzo municipale subirono interventi di restauro non indifferenti a seguito dell'evento).

Il toponimo è citato per la prima volta nel 1003 come "Castro Novo qui dicitur supra Relho" ed è composto della parola “castello” e dell’aggettivo “nuovo”, di evidente significato. Le prime documentazioni riguardo al borgo sono ancora anteriori a tale data situandosi attorno al 990, anno in cui il marchesato di Incisa ne rivendica il possesso e di cui entra a far parte fin dal XII secolo seguendone successivamente le sorti.

Il Marchesato venne nel 1518 integrato nel Ducato del Monferrato e Castelnuovo subisce il saccheggio per opera del condottiero Gian Giacomo Trivulzio. Nel 1594 il territorio viene annesso ai possedimenti dei marchesi Perreto e nel 1619, i Gonzaga ne acquisiscono la proprietà. Nel 1708, sotto la dominazione dei Savoia, il paese entrò a far parte della provincia di Acqui, per poi passare definitivamente nella nuova provincia di Asti, costituita nel 1935.

Lo stemma e il gonfalone del comune di Castelnuovo Belbo sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 16 marzo 1956.[4] Il gonfalone è un drappo partito di rosso e di bianco.

Monumenti e luoghi d'interesse

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Di interesse storico e paesaggistico vi sono la Chiesa parrocchiale, il Santuario della Madonna di San Biagio, le antiche mura del castello e il palazzo comunale (1877), recentemente restaurato la cui elegante facciata, sulla quadrata piazza principale in leggera salita, si presenta con arcate che formano un portico delimitato da due avancorpi laterali.

  • Panchina Gigante "Nizza Doc".

Evoluzione demografica

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Abitanti censiti[5]

Ha raggiunto il suo massimo numero di abitanti nei primi anni del Novecento per poi subire un progressivo spopolamento dovuto alle mutazioni sociali portate dal "boom economico" della metà del XX secolo ed al progressivo abbandono del settore agricolo come attività economica trainante. Solo da pochi anni a questa parte il saldo demografico ha ripreso ad essere positivo, anche grazie all'immigrazione.

L'attività economica principale resta l'agricoltura, e in particolare la viticoltura.

Amministrazione

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Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
1960 7 luglio 1985 Carlo Formica centro-sinistra Sindaco
7 luglio 1985 28 maggio 1990 Carlo Formica Partito Socialista Democratico Italiano Sindaco [6]
28 maggio 1990 24 aprile 1995 Carlo Formica Partito Socialista Italiano Sindaco [6]
24 aprile 1995 14 giugno 1999 Carlo Formica centro-sinistra Sindaco [6]
29 dicembre 2000 14 maggio 2001 Giovanni Icardi Comm. pref. [6]
14 maggio 2001 30 maggio 2006 Fortunato Maccario lista civica Per Castelnuovo Belbo Sindaco [6]
30 maggio 2006 16 maggio 2011 Francesco Nicola Garino lista civica Rinnoviamo Castelnuovo Sindaco [6]
16 maggio 2011 5 giugno 2016 Francesco Nicola Garino lista civica Il nostro Castelnuovo Sindaco [6]
5 giugno 2016 in carica Aldo Allineri lista civica Castelnuovo Belbo nel cuore Sindaco [6]

Castelnuovo Belbo aderisce inoltre al patto tra i "Castelnuovo d'Italia".

Risorta nel 2006 sulle ceneri della storica A.S.C.B., la Polisportiva Castelnuovo Belbo è la squadra di calcio che rappresenta il paese nel campionato di I categoria girone F. Il centro sportivo comunale, oltre ad essere il quartier generale della Polisportiva, è anche luogo di svago e divertimento: dispone di 1 campo da tennis sintetico, 1 campo da calcetto sintetico, 1 campo a 11 in erba 4 campi da bocce, un parco giochi, spogliatoi ed un bar con ampio spazio aperto.

  1. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 gennaio 2024.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Castelnuovo Belbo, decreto 1956-03-16 DPR, concessione di stemma e gonfalone, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato l'11 novembre 2021.
  5. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  6. ^ a b c d e f g h http://amministratori.interno.it/

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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